Nato a Orzinuovi il 7 agosto 1976 lavoro con la grafica da quando avevo 16 anni. Ho abbandonato la facoltà di architettura per fare gavetta in agenzia. Lavoravo giorno e notte, avevo però firmato un documento che mi impediva di svolgere il mio lavoro al di fuori dell’azienda; così mi creai un alter ego femminile che potesse fare quello che non potevo fare io. Si chiamava Katrine Tzio, una figura immaginaria che ancora oggi è presente come un “fantasma” nel mio studio. Lei è la parte di me più coraggiosa, quella che propone percorsi alternativi, la mano che mi spinge giù dal precipizio della creatività.
E’ lei che ha avuto l’idea di Katestudios. In effetti, più che un’idea, quella di KatestudiosPiù è una favola. Sono entrato, una notte, nel locale che poi è diventato il mio piccolo studio.
Quel luogo era stato la bottega di un tecnico riparatore di lavatrici e poi di un burattinaio – corniciaio.
Nell’aria si sentiva quell’odore di legno che ti fa venire voglia di plasmare la materia prima, rimettere a nuovo cinghie, viti e bulloni per creare qualcosa di nuovo; mi sono sentito subito a casa. Mentre frugavo tra vecchie cornici abbandonate e un cestello arrugginito per la centrifuga, trovai gli occhiali di fortunello, occhi speciali che danno poteri straordinari a chi li indossa.
E così, nel 2008, Katestudios è diventata KatestudiosPiù.
Cosa penso del mio lavoro? Gli unici elementi che ancora rendono efficace una campagna sono la creatività e sopratutto la capacità dell’agenzia di non far perdere soldi al cliente, per il resto, a mio modo di vedere, non ci sono altre risposte intelligenti e possibili a questa domanda. Specialmente negli ultimi anni quello che fai questo mese già non funziona più il mese prossimo.
Viviamo in un mondo in cui la comunicazione e l’informazione sono tanto iperveloci quanto spesso incredibili.
Ne sono la prova tutte le bufale che girano sui social a cui crediamo, Casalino portavoce del premier e Banfi all’Unesco. Chi fa il mio lavoro ci prova ad “educare” la gente in tema di comunicazione, evitando di strumentalizzare la donna, evitando i luoghi comuni, cercando di mettere un po’ di ordine fra qualcosa di “forte” e qualcosa di bello”, ma non sempre questo coincide con l’idea del cliente e della gente.
Per cui sono d’accordo con Enrico Ruggeri quando scrive: “Questa sottile differenza è e sarà sempre alla base di migliaia di battaglie sostenute nel mondo da migliaia di artisti: Gangnam Style sarà anche un pezzo “forte” – il miliardo di visualizzazioni potrebbe confermarlo -, ma si tratta pur sempre di una merda.”
(Sono stato più cattivo – Enrico Ruggeri – 2017 – Mondadori)
Supportiamo i nostri clienti nella definizione delle loro strategie di posizionamento, di comunicazione, marketing convenzionale e non convenzionale, live e digitale. Lavoriamo all’ideazione, realizzazione e management di progetti di comunicazione integrata per il consumatore finale, il trade e la comunicazione interna, sia in ambito nazionale che internazionale (abbiamo clienti in Francia, Germania, Croazia, Svezia, Malta, Messico). Creiamo percorsi alternativi per brand coraggiosi, studiamo strategie Inbound e funnel di vendita per comunicare chi siete, ma soprattutto che cosa avete da dire e da dare.
– dal 2008 ad oggi una sola contestazione su un lavoro –
(cavolo… sono umano pure io)
Via De Gasperi, 33
26010 Offanengo (CR) – ITALY
Email: info@katestudiospiu.com
Tel.:+39 0373780466
Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00
Katestudiospiu sas
Via de Gasperi, 48 – 26010 Offanengo (CR) – Italy
Email: info@katestudiospiu.com – Tel.:+39 0373780466
Partita Iva e Codice Fiscale IT 01455320190